Domenica 16 novembre, a Piazza Farnese, a Roma, si è tenuto il “Family Act”, una manifestazione a sostegno della famiglia, alla quale hanno partecipato numerosi parlamentari e membri del governo che si sono succeduti al microfono insieme a rappresentanti di diverse associazioni impegnate a difendere i valori della famiglia.

L'Alleanza Evangelica Italiana (AEI), è stata invitata alla manifestazione e rappresentata dal Pastore Stefano Bogliolo. Nel suo intervento Bogliolo ha ringraziato gli organizzatori per aver dato voce anche agli evangelici su questioni di tale importanza come la famiglia e la vita umana.

“Desidero dunque cogliere l'occasione della presenza qui di parlamentari e rappresentanti del governo, per chiedere loro di adoperarsi per contrastare i tentativi in atto di mettere il bavaglio a chi non intenda allinearsi con le nuove mode in tema di famiglia e di sessualità, e continua invece a pensare al matrimonio e alla famiglia secondo quanto stabilito dalla Costituzione, all'art. 29, e per noi cristiani, soprattutto secondo il modello di Dio, il nostro creatore. Certo noi non pensiamo di imporre agli altri il nostro modello di società, siamo per uno stato laico, che prende liberamente le sue decisioni. La proposta cristiana è sufficientemente convincente e potente da riuscire a conquistare i cuori e le menti; questo è il nostro campo di battaglia. Ma rivendichiamo il diritto di esprimere liberamente e pubblicamente il nostro pensiero, così come stabilito dalla nostra Costituzione che all'art. 21, recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

“Come tutti sappiamo purtroppo qualcuno sta lavorando per cancellare questo diritto, con la scusa di voler tutelare altri diritti, che a nostro avviso sono già sufficientemente tutelati delle leggi esistenti. Mi riferisco alle cosiddette norme contro l'omofobia, che laddove sono state approvate, ad esempio in Inghilterra, in Francia e in Spagna, stanno creando non pochi problemi a chi si permette di esprimersi pubblicamente in favore di un modello di famiglia e di sessualità secondo la Bibbia”.
Bogliolo ha poi concluso il suo breve intervento chiedendo ai parlamentari e ai membri del governo presenti di farsi interpreti delle preoccupazioni e delle istanze dei cristiani evangelici.

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